“Il ragazzo plasmato, condizionato, represso, disciplinato, vive in ogni angolo del mondo. Siede nel banco noioso di una scuola noiosa;più tardi sarà seduto davanti a una scrivania ancor più noiosa di un ufficio o sarà al banco di un’officina. E’ docile, fedele all’autorità, timoroso delle critiche e fanatico nel desiderio di essere normale, convenzionale e corretto. Accetta senza porsi domande quello che gli viene insegnato e trasmetterà tutti i suoi complessi, le sue paure e le sue frustrazioni ai figli.” (Alexander S. Neill)
Per educare i nostri figli alla libertà è necessario insegnargli ad essere se stessi non proiettando su di loro desideri e aspettative, ma permettendogli di esprimere le loro personali attitudini e caratteristiche, imparando da loro e con loro in una reciproca e stimolante conoscenza di sé e dell’altro.
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