Quante volte in situazioni di difficoltà ci capita di dissimulare il nostro vero stato d’animo dicendo un frettoloso “Va tutto bene” a chi ci domanda come stiamo?
Quante volte ci troviamo a ignorare il nostro dolore “cacciando indietro” le nostre lacrime pur di non fare i conti con le nostre reali sofferenze?
Quante volte ci costringiamo a far finta di nulla di fronte ad un nostro malessere per la paura di essere visti nelle nostre fragilità o di fare i conti con i nostri limiti?
Ci convinciamo erroneamente che solo “chiudendo la porta in faccia” alle nostre umane fragilità possiamo andare avanti e che solo facendoci trovare sempre pronti, forti e vincenti possiamo farcela.
Ma cercare di diventare impermeabili alla sofferenza, irrigidendosi per far fronte agli urti della vita, certamente non ci aiuta ad essere più forti, bensì, ci rende ancora più deboli, fino al rischio di rottura.
Se vogliamo conoscere la nostra forza, se vogliamo sentirci davvero forti dobbiamo poter prima aver conosciuto la nostra debolezza ed esserci autorizzati a sentirci fragili.
E’ solo cadendo che impariamo che ci si può rialzare…
E’ solo fermandoci che impariamo che si può ripartire di slancio…
E’ solo autorizzandoci a soffrire che possiamo autorizzarci ad essere felici…
E’ solo accettando la fatica del vivere che possiamo accogliere l’entusiasmo di vivere!
No Comments