La definizione di psicoterapia strategica integrata in sessuologia non si riferisce ad una miscela di modelli, ma ad un approccio strategico nella conduzione di una terapia sessuale integrata.
La terapia sessuale mette a disposizione del terapeuta una serie di strategie da utilizzare per il sintomo. Il terapeuta sessuale ortodosso, si limita alla prescrizione degli esercizi da dare alla coppia, senza curarsi eccessivamente del processo psichico sottostante al cambiamento. Questa concezione strettamente comportamentale, utilizzata prevalentemente dalla Scuola di Masters & Johnson, era già stata superata da Helen Singer Kaplan che utilizzava un metodo definito “eclettico”, in quanto guardava al sintomo sessuale inserendolo in un contesto relazionale e sistemico più ampio, le cui cause potevano talvolta essere ricercate nel passato o, più spesso, erano relative al “qui ed ora”. Di conseguenza, il modello terapeutico della Kaplan mira alla risoluzione del sintomo attraverso la sperimentazione di alcune modifiche dei propri comportamenti sessuali in un contesto protetto come quello psicoterapeutico.
La terapia sessuale mansionale classica può essere intesa secondo un’ottica strategica pur mantenendo le sue peculiarità: si pone particolare attenzione alla ridefinizione del problema già durante la fase diagnostica. Il paziente, in questo modo, non viene identificato con il suo sintomo e non viene trattato utilizzando un protocollo strutturato di riferimento.
Affrontare la disfunzione sessuale in maniera “strategica” non si riferisce tanto ai contenuti specifici della terapia, quanto al comportamento adottato: non si utilizza un’ipotesi predeterminata di trattamento, ma si costruisce un’ipotesi nella relazione con la coppia.
L’approccio Strategico Integrato evidenzia come il trattamento della disfunzione sessuale specifica, al pari di tutti gli altri disturbi psichici, vada affrontato tenendo conto delle fasi del cosiddetto “circolo strategico”, cui corrispondono le diverse fasi del problema che, ovviamente, necessitano di diverse modalità di intervento.Questo permette di valutare caso per caso quali prescrizioni dare: in questo modo la scelta di una tale prescrizione può essere definita “strategica”, in modo da intervenire durante le diverse fasi del trattamento (cristallizzazione, decristallizzazione, ristrutturazione e consolidamento).
Nel trattamento delle disfunzioni sessuali nella coppia, risulta fondamentale modulare le mansioni sessuali con prescrizioni di natura relazionale, in modo da rafforzare la presa di coscienza, non solo delle cause del disturbo, ma anche dei vantaggi che il sintomo crea nella dinamica della coppia.
Vi saranno momenti in cui è più utile la prescrizione sessuale piuttosto che l’analisi o il sostegno e viceversa, avendo, comunque, a disposizione una serie di mansioni mutuate dalla terapia sessuale per il disturbo presentato. Gli esercizi della terapia sessuale mansionale, quindi, vengono prescritti in maniera “strategica”, tenendo conto delle specifiche fasi del percorso terapeutico (conoscenza di sé, conoscenza di sé e dell’altro tramite l’altro, il piacere di coppia e l’intimità).
Attraverso l’assunzione di responsabilità nel mantenimento del sintomo sessuale, la coppia si assume il potere di cambiamento rispetto sia al sintomo stesso, sia alla dinamica di coppia che lo mantiene.
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