PASSIONE
Per Passione si intende un forte eccitamento psicologico e fisiologico, segnato da un’intenso desiderio di unione con l’altro, cioè l’insieme di tutti quegli impulsi legati al romanticismo, all’attrazione fisica e al rapporto sessuale.
La passione alimenta l’attrazione, tende ad intrecciarsi con l’intimità, ma ha un sviluppo molto più rapido di questa.
DECISIONE/IMPEGNO
Nella componente decisione/impegno convivono due aspetti, uno a breve e l’altro a lungo termine:
- A breve termine: Decisione, cioè la volontà di amare l’Altro.
- A lungo termine: Impegno, cioè la volontà di portare avanti la relazione affettiva attraverso una Progettualità comune, un costruire insieme.
Ma che succede se in una relazione viene a mancare una o due delle tre componenti?
Le varie combinazioni di queste componenti danno origine ai seguenti tipi di relazione:
SOLO PASSIONE = INFATUAZIONE
E’ tipica delle relazioni fugaci, basate sulla mera attrazione fisica: quando mancano Intimità, Decisione e Impegno, l’altro è visto come oggetto idealizzato e non come persona reale.
Nelle relazioni di questo tipo lo stare insieme si fonda esclusivamente sulla ricerca dell’altro come “oggetto di piacere” e l’intesa sessuale fa da collante.
Il disagio in queste relazioni si manifesta con:
- sensazione di sé e dell’altro come oggetto e non come soggetto,
- sensazione di utilizzazione e sfruttamento,
- sfiducia nell’altro,
- mancanza di autenticità e profondità,
- disinteresse a conoscere e a farsi conoscere,
- disinteresse per la costruzione di una quotidianità condivisa,
- urgenza di provocare sessualmente l’altro per attirare l’attenzione,
- ansia di non piacere abbastanza.
SOLO INTIMITA’ = SIMPATIA
E’ tipica delle relazioni superficiali, basate sulle sensazioni a pelle, su ciò che sentiamo avere in comune con l’altro: quando mancano Passione, Decisione e Impegno, l’altro è percepito come qualcuno che ha valore solo perché si sente emotivamente vicino.
Nelle relazioni di questo tipo lo stare insieme si fonda esclusivamente sulla ricerca dell’altro come “antidoto alla solitudine” per avere qualcuno che si limiti a “far compagnia” e con cui condividere il proprio mondo emotivo senza impegno e senza che ci sia la benché minima attrazione fisica.
Il disagio in queste relazioni si manifesta con:
- sensazione di sé e dell’altro come oggetto e non come soggetto,
- sensazione di utilizzazione e sfruttamento,
- disinteresse per l’altro diverso da sé,
- accondiscendenza e omologazione,
- senso di precarietà,
- paura delle diversità,
- sensazione di non essere desiderabili,
- sfiducia di fondo che fa vivere ogni diversità come minaccia alla relazione,
- ansia di rimanere soli.
SOLO DECISIONE/IMPEGNO (PROGETTUALITA’) = AMORE VUOTO
E’ tipico delle relazioni di convenienza, di quelle che possiamo definire “SpA dell’amore”: quando mancano Passione e Intimità, ci si impegna con l’altro su base logica e razionale.
Nelle relazioni di questo tipo lo stare insieme si fonda esclusivamente sulla ricerca dell’altro come “socio in affari” per realizzare progetti che da soli non si potrebbero realizzare (o che non ci si legittima a realizzare da soli).
Il disagio in queste relazioni si manifesta con:
- sensazione di sé e dell’altro come oggetto e non come soggetto,
- sensazione di utilizzazione e sfruttamento,
- schematicità,
- rigidità,
- aderenza alle convenzioni,
- senso di solitudine,
- vuoto affettivo,
- senso di soffocamento,
- desiderio di ribellione ed evasione,
- ansia di fallire.
PASSIONE + INTIMITA’ = AMORE ROMANTICO
E’ tipico delle relazioni basate sulla gratificazione immediata, esclusivamente sul “qui ed ora”, sul “viviamo l’attimo” ed in cui sono assenti progetti comuni e condivisi, mancando qualsiasi investimento nel futuro: quando manca la Decisione e l’Impegno, il sentimento è legato alla vicinanza emotiva che si sente con l’altro e all’attrazione fisica.
Nelle relazioni di questo tipo, pur essendoci il coinvolgimento emotivo e sessuale, la coppia non investe sul proprio futuro e non struttura una progettualità condivisa; è la forma tipica delle coppie cristallizzate in uno stato nascente e che non permettono alla relazione di evolvere, maturare, crescere costruendo insieme un progetto comune oppure di quelle coppie che, dopo essersi impegnate in progetti comuni, hanno disinvestito sul futuro pensando di non aver più niente da costruire.
Il disagio in queste relazioni si manifesta con:
- bisogno di sentirsi ancorati,
- necessità di mantenere la simbiosi,
- tristezza,
- controllo,
- paura del rischio,
- ansia abbandonica.
PASSIONE + IMPEGNO = AMORE FATUO
E’ tipico delle relazioni che si strutturano in tempi molto brevi, che non si danno il tempo di conoscersi profondamente ed in cui i partners tendono a “correre troppo”, a strutturare una progettualità senza darsi il tempo di entrare in profondità l’uno con l’altro: quando manca l’Intimità, manca la conoscenza emotiva profonda dell’altro.
Nelle relazioni di questo tipo lo stare insieme si fonda sull’intesa sessuale e sull’urgenza di costruire un progetto condiviso nel minor tempo possibile.
Sappiamo che l’intimità necessita di un tempo dilatato per essere costruita, ma questo tipo di coppie non si danno tempo e fanno tutto molto velocemente, quasi abbiano “paura di perdere il treno”; i partners si impegnano a “Fare la coppia” e non ad “Essere coppia” precorrendo i tempi e bruciando le tappe, con l’urgenza di dimostrare a se stessi che possono stare insieme costruendo progetti importanti in un breve lasso di tempo, progetti che non hanno l’utilità di nutrire e far crescere la relazione, ma che vengono messi in campo per evitare di entrare in contatto profondo con l’altro e con le proprie emozioni, pena la messa in discussione dei propri sentimenti e della relazione in essere.
Il disagio in queste relazioni si manifesta con:
- confusione,
- paura di amare,
- timore di non essere amabili,
- sentimenti e comportamenti carichi di ambivalenza ed incoerenza verso l’altro,
- sensazione di non sentirsi compresi e di non sentirsi accolti nel proprio essere,
- paura di essere giudicati,
- ansia del tempo (paura di perdere tempo).
INTIMITA’ + IMPEGNO = AMICIZIA
E’ tipica di quelle relazioni che possiamo definire “fraterne”, in cui si sperimenta un forte coinvolgimento emotivo e progettualità condivisa ma mancando la Passione, ci si può definire amici, confidenti, ma non certamente amanti: l’attrazione fisica e l’aspetto sessuale nella relazione sono totalmente ignorati.
Nelle relazioni di questo tipo, i partners nutrono un affetto profondo e sincero, condividono gioie e dolori, investono il loro tempo per nutrire la relazione con progetti condivisi, impegnandosi giorno dopo giorno, ma il fuoco della passione si è spento totalmente (o in alcuni casi addirittura non si è mai acceso), lasciando la coppia a respirare più un clima fraterno, in cui il desiderio sessuale risulta fuori luogo e non accessibile.
Il disagio in queste relazioni si manifesta con:
- paura del tradimento,
- mancanza di vitalità emotiva,
- sensazione di staticità,
- ancoraggio alle abitudini,
- noia e apatia,
- paura del cambiamento,
- ansia di rimettersi in gioco.
PASSIONE + INTIMITA’ + IMPEGNO = AMORE VISSUTO
Questa è la formula necessaria per costruire una relazione d’amore sana, autentica e profonda: non mancando nessuno degli ingredienti principali, il sentimento è forte, intenso e mai dato per scontato, consentendo alla coppia di costruire il NOI dedicandovisi con cura, attenzione e dedizione giorno dopo giorno.
Per costruire il NOI è necessario, quindi, che la coppia nutra la relazione a partire proprio da questi tre ingredienti basilari.
Qualsiasi relazione in cui ci sia un disagio ascrivibile ad una o più componenti o in cui vengano a mancare una o più di queste componenti è potenzialmente una relazione a rischio, una relazione in cui il senso del NOI è compromesso da una mancata integrazione ed armonia degli ingredienti principali dell’Amore. La coppia, quindi, può entrare in crisi come opportunità di risolvere lo squilibrio esistente.
Quando la coppia è in crisi, i due partners inevitabilmente si interrogano sull’esistenza e sull’intensità del loro legame, mettendo in discussione sia la loro relazione, sia sui sentimenti alla base del loro legame: “Lo/La amo ancora?”, “Mi ama ancora?”, “Ci amiamo ancora?”.
Le crisi fanno capolino in una coppia per segnalare che qualcosa all’interno della relazione è da cambiare, ma questo cambiamento non è detto che vada nella direzione del “restiamo insieme”.
Un ruolo fondamentale in questa scelta lo gioca proprio uno degli ingredienti fondamentali di cui abbiamo parlato sopra: Decisione/Impegno. Tale componente è estremamente importante nei momenti di crisi o di stallo, in cui la passione e l’intimità scemano a causa di problemi nella relazione, ma la relazione continua proprio in funzione della reciproca volontà di amare l’Altro e della reciproca volontà di portare avanti la relazione affettiva attraverso una Progettualità comune, un costruire insieme.
Non tutte le crisi, quindi, si risolvono con la possibilità concreta di rimanere insieme: se la coppia o anche uno solo dei due partner non ha la volontà di impegnarsi e sente di non poter lavorare insieme per ricostruire un NOI é difficile poter risolvere la crisi scegliendo di restare insieme.
E quando l’amore finisce?
Qui si apre un altro capitolo della relazione di coppia, difficile e doloroso e di cui parlerò più approfonditamente in un prossimo articolo…
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