Molta gente confonde la pazienza con la pigrizia, il disinteresse, l’apatia; stati psichici caratterizzati dalla mancanza di energia vitale.
Invece la pazienza è la capacità di controllare una grande energia vitale senza farsene travolgere, ma indirizzandola a un fine.
Nei momenti difficili della vita noi dobbiamo essere capaci di perseguire tenacemente una meta, di volerla con tutta la forza del nostro animo, eppure dobbiamo anche saper aspettare.
Come è più facile dare in escandescenze, sbattere una porta!
Difficile è sopportare la prima, la seconda, la terza sconfitta e, ogni volta, ricominciare, ritessere le file, cercando nuove strade, nuove alleanze.
Tutte le volte che dobbiamo affrontare una grave prova, come un concorso, un affare, una malattia, ma anche un amore, la vera difficoltà è saper resistere giorni e giorni, mesi e mesi, alla più atroce incertezza.
La pazienza, in questi casi, è il nome che diamo al coraggio.
Il coraggio è la virtù del cominciamento.
La pazienza è la virtù del ricominciamento.
Perché deve rinascere ogni mattina, ogni ora, ogni minuto.
Per “tener duro” bisogna ricominciare a farlo infinite volte.
(Tratto da “L’ottimismo” di Francesco Alberoni)
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