“Il maggior ostacolo del vivere è l’attesa, che dipende dal domani ma spreca l’oggi.”
(Seneca)
Vivere nell’attesa… una condizione che chi soffre di ansia conosce molto bene.
Quando si vive ogni attimo della propria esistenza pensando non a ciò che sta accadendo nel “qui ed ora” ma a ciò che potrebbe o non potrebbe accadere in un tempo successivo, ci si imprigiona in uno stato di incertezza e sospensione che non lascia via d’uscita.
Come dico sempre ai miei pazienti, noi possiamo avere sicurezza solo su ciò che viviamo nel presente; tutto ciò che appartiene al futuro lo possiamo immaginare, sperare, desiderare ma appartiene al campo delle ipotesi, delle possibilità e delle probabilità, non certamente alle certezze.
Nel campo delle ipotesi vale tutto e il contrario di tutto; è inutile, quindi cercare di afferrare l’inafferrabile… ci si vota ad un sicuro fallimento in partenza.
L’ansia di sapere in anticipo ciò che accadrà nel futuro per non farci trovare impreparati e non sentirci inadeguati, paradossalmente ci espone ad un perenne timore e senso di inadeguatezza anche in assenza di un reale ostacolo.
Vivere nell’attesa di ciò che forse sì o forse no sarà il domani, ci fa perdere di vista il “qui ed ora” ed il senso della vita stessa.
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